La ciclabile di Corso Lodi negli ultimi due anni è stata oggetto di un dibattito acceso tra la cittadinanza e gli uffici Comunali. Inizialmente la fine lavori era prevista per l’ottobre 2012; poi l’apertura è stata rimandata ripetutamente per l’interferenza di altri cantieri lungo il percorso e così, la ciclabile praticamente ultimata, è rimasta transennata per mesi interi. Giustamente esercenti e residenti lamentavano i ritardi nella chiusura del cantiere, poiché barriere temporanee e transenne complicavano non poco la circolazione di pedoni, ciclisti e automobilisti.

Nonostante Salvatore ci comunichi che ci sono ancora tracce di transenne attorno all’incrocio con Viale Bacchiglione, noi consideriamo ultimati i lavori e così vi proponiamo una breve lettura analitica di questo progetto.

“Fino all’anno scorso l’ampio spartitraffico centrale, in corrispondenza del ponte che scavalca lo scalo ferroviario di Porta Romana, era utilizzato come parcheggio non regolamentato” (urbanfile.org).

Ora Corso Lodi gode di una rinnovata qualità dello spazio pubblico, sono migliorate le relazioni tra un lato e l’altro della strada, prima interrotte dalla selva di auto in sosta. Sono sicuramente migliorate le connessioni ciclopedonali lungo il Corso e le connessioni col centro città.
Nel secondo appuntamento con “Lo stato della bici” andremmo dunque a calcolare un interessante indice di connettività, per valutare l’efficenza degli interventi sulla rete ciclabile.

Analisi di Connettività

La ciclabile di Corso Lodi fornisce cinque chilometri di percorso protetto dall’intenso traffico veicolare e collega piazza Medaglie D’Oro all’Abbazia di Chiaravalle.
In mappa è rappresentato il risultato dell’analisi di connettività eseguito sul tratto tra la rotonda di Piazzale Lodi e la fermata metro Brenta M3: la nuova pista, che corre tra le due carreggiate, completa il lungo itinerario ciclabile che collega Porta Romana a Corvetto.

Attraverso la costruzione di uno shortest path tree sulla rete pesata dei percorsi ciclabili BikeDistrict, si è valutato l’indice di connettività del nuovo tratto ciclabile di Corso Lodi in termini di numero di percorsi ciclistici che insistono sull’arco in questione.
Vengono così evidenziati in mappa tutti i possibili percorsi ciclistici che insistono sul nuovo itinerario di ciclabile di Corso Lodi. Dove il tratto dello shortest path tree diventa più spesso, insistono un numero maggiore di percorsi ciclistici.

Dall’analisi dei risultati emerge un ruolo primario di Corso di Porta Romana e della circonvallazione (Beatrice d’Este – Angelo Filippetti) in qualità di alimentatori del tracciato ciclabile. Tuttavia, a causa delle caratteristiche del manto stradale, della scarsa manutenzione del pavé e dell’intenso traffico, tali connessioni di alimentazione risultano poco adatte al traffico ciclabile. Tale situazione, riscontrabile in diverse aree della città di Milano, determina una condizione in cui gli altrimenti efficaci itinerari ciclabili radiali, non penetrano nella rete dei percorsi del centro storico milanese, a causa della difficoltà di intervento sull’assetto stradale storico della città.
L’analisi di connettività richiama dunque ad una visione più ampia della città di Milano, la quale mostra una rete ciclabile ancora carente, incoerente e non connessa, in particolare nell’area del centro storico.

Quindi, come raggiungo la ciclabile di Corso Lodi dal centro città?

Il percorso “Sicuro” di BikeDistrict  suggerisce un buon itinerario per raggiungere l’attacco della ciclabile di Corso Lodi passando per le strade più adatte ai ciclisti. Provare per credere: Percorso sicuro SanBabila – Corso Lodi

Cosa ne pensate?

Che ne pensate della rete ciclabile Milanese? Appare  un poco sconnessa e discontinua? Rispondete su facebook  e su twitter.